Biografia

Il gruppo Estetica Profana nasce nell’autunno del 2018 dall’incontro tra Raffaele Digiulio (basso) e Franco De Stefano (chitarra), ai quali si aggiungerà successivamente Pasquale Iasillo alla batteria.

RAFFAELE DIGIULIO

basso

Può vantare una grande esperienza ed attività musicale ultra ventennale nella nostra regione.

Ha preso parte a numerose collaborazioni con importanti e diversi gruppi dello scenario underground musicale Lucano.

Dal 2005 ha fatto parte del gruppo “LA SCENTIFICA”, uno dei gruppi maggiormente rappresentativi, innovativi ed interessanti che si siano avuti sul territorio Lucano.

PASQUALE IASILLO

batteria

Altro giovane del gruppo, ma che ha affrontato un percorso di studio dello strumento, fra i più complessi e formativi fruibili nel nostro territorio, con risultati straordinari.

Motivato da autentica passione per la musica, è disponibile ed aperto ad ogni sorta di sperimentazione.

Questi stimoli lo pongono quale miglior completamento della sezione ritmica del progetto Estetica Profana.

FRANCO DE STEFANO

chitarra

Ha portato in giro per il nostro paese, nel corso dei tanti anni trascorsi, la voce della musica indipendente Lucana.

Votato da sempre all’avanguardia e alla sperimentazione musicale, mai fine a sé stessa e di volta in volta differente, a seconda dei progetti a cui ha preso parte, ha contribuito alla creazione di numerose formazioni musicali dagli anni ottanta fino ad oggi.

Tra i più significativi:
- I Quori Infranti;
- Plastic Caramel Band;
- Ss. 20;
- Torquemada;
- Lumumba Horchestra;
- Frankie Boy & I Vox Humus;
- Mamma Cannibale.

In quarant’anni di attività musicale innumerevoli sono state le esibizioni e collaborazioni.

Manifesto

Estetica Profana è un no sense, è tutto e niente, è una contraddizione per affermare cosa, ancora non si sa.

Amici che si incontrano per riappropriarsi di sé e del proprio tempo, ognuno apportando con la propria sensibilità e passione un contributo per uno spazio che merita ascolto e rispetto. Un esproprio non autorizzato.

I condizionamenti sono tanti e le influenze molteplici e disomogenee, lo testimonia la prassi.
Potreste trovarvi affinità con l’epica psichedelica, a seconda del vostro temperamento, o meglio, l’assoluto nulla, perché come è ovvio il percorso delle idee ha una sua selezione naturale.

Un’emozione o un calcio in culo, è quello che vi pare!

E’ la spalla su cui piangere o le labbra da baciare, la guancia da schiaffeggiare, senza che si ponga l’obbligo di porgerne l’altra, ma è anche la tendenza alla sperimentazione infantile ed ingenua, poco sollecita a patetiche mediazioni.

Echi di poesia mai pronunciata e per questo destinata a perdersi nel vuoto.

Atmosfere astratte da cubismo polifonico impregnate di romanticismo decadente. Sebbene alcune di queste sonorità nascano da una sorta di “nowhere” la migliore filosofia è infine di non averne alcuna.

E’ un paradigma olistico, è il non sapere di cosa si sta parlando!

Tutto è già dentro di noi, in quanto è persuasione che in arte nulla si inventi, e che tutto sia già esistente/preesistente. E non potrebbe essere diversamente.

Scopo di uno strumento (mezzo) è quello di rendere evidente ciò che già esiste e che non si rivela fino al momento in cui qualcuno o qualcosa non lo renda manifesto.
Usiamo un numero limitato di lettere che combinate costruiscono parole, che diventano frasi, che a loro volta possono diventare concetti più o meno complessi che danno origine ad un’ infinità di altre cose.

Con la combinazione di poche note è possibile dare origine ad un universo infinito di soluzioni che in qualche modo è già prevedibile per il solo fatto che se ne ravvede la possibilità.

Un’artista che si definisca tale, non deve andare dietro al suo pubblico, deve camminargli davanti.

Buon ascolto.